INQUINAMNETO ATMOSFERICO COME CAUSA PRIMARIA DI MORTALITA’

Il 17 ottobre scorso lo IARC (l’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha classificato l’inquinamento atmosferico – nel suo insieme – quale cancerogeno per l’uomo (Gruppo 1) ed ha classificato separatamente fra i cancerogeni per l’uomo anche il particolato, uno dei principali componenti dell’inquinamento atmosferico. Inoltre nel comunicato stampa diffuso ha definito: “L’aria che respiriamo è oggi inquinata da una mistura di sostanze cancerogene ed è il più diffuso cancerogeno ambientale, oltre che una causa primaria di tumore”;

 ·         dall’ultimo rapporto shock, che arriva dall’Europa sull’inquinamento atmosferico come causa primaria di mortalità risulta che per ogni incremento di 5 ug/m3 di polveri ultrafini nell’aria corrisponde un aumento del 7% della mortalità generale.

 Lo studio Escape, questo il suo nome, (European Study of Cohorts for Air Pollution Effects), pubblicato sulla rivista Lancet, condotto per 20 anni su 360 mila residenti in grandi città di 13 paesi europei, ha evidenziato, in modo preoccupante, che il risultato è valido a qualsiasi livello di esposizione, per quanto basso sia; quindi anche per le località che si trovano ben al di sotto dei limiti di legge dettati dalla direttiva europea (per il PM 2,5 è 25 µg/m³);

 

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